Per apprezzare ogni singola parola di questa preghiera, bisogna fare un salto nel tempo e tornare negli anni in cui si combatteva la seconda guerra mondiale.
Gli alpini trascorrevano le giornate in compagnia del freddo e del gelo, in spedizione sulle nostre montagne, fino anche al Polo Nord, senza sapere se avrebbero fatto ritorno a casa.
In queste situazioni di estremo pericolo l'unione fa la forza, ed è proprio questo che ha caratterizzato e ancora oggi caratterizza gli alpini, uniti in un solo corpo.
Ho interpretato graficamente questa commovente preghiera con scritte differenti, come se ogni alpino avesse dato il suo contributo, avesse aggiunto un pezzo: tante mani, tante storie, tante sensibilità, un'unica grande preghiera.